“OMHOM nasce da un’idea che cresce insieme a me, plasma le mie scelte e mi guida, cercando con ostinazione di venire realizzata.
Sin dal primo corso di sommellerie sono stato stregato dall’aspetto romantico del vino, dalle storie degli uomini e dei paesi che le bottiglie sono in grado di raccontare.
Raccontare è un impulso irresistibile: la narrazione è radicata in me e ha delineato tutto il mio percorso professionale.
Grazie ad amici e Maestri, attraverso anni di studio e lavoro, sono divenuto Sommelier e quindi Chef di cucina.
Ho maturato il sogno di un luogo che avesse le sembianze di un “Convivio” platonico contaminato dall’idea del Caffè Michelangiolo di Firenze: covo di artisti e uomini di intelletto.
Così è nato l’OMHOM Experience Club: il fulcro dell’idea è quello di riappropriarsi della dimensione fisica dell’incontro. Alimentare un nido dove poter celebrare la forma più alta dell’ospitalità: potersi incontrare, reincontrare, scoprire, conoscere. Il progetto di rianimare i “corridoi” del borgo antico di Trebiano si è concretizzato qui.
Dall’Experience Club al Relais OMHOM il passo è stato naturale.
Ho così fortemente desiderato riportare al borgo i visitatori, da avviare un sistema di accoglienza, che fosse in grado di portarli “di casa in casa”.
OMHOM è quindi diventato un progetto di ospitalità diffusa e di diffusione delle sensazioni: trovando la bellezza del “Come una volta” e la magia del “C’era una volta”, voglio far sì che i miei ospiti non si stanchino mai di scoprire e non smettano mai più di meravigliarsi. Per farlo, basta prendere in mano una chiave.”